Parola d'ordine: decarbonizzazione. Al centro del Green Deal Europeo, siglato appunto dagli Stati membri dell'Unione Europea, c'è un preciso obiettivo: diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Lo scopo dell’UE è quello di far fronte ai sempre più gravi cambiamenti climatici e al degrado ambientale che affliggono l’Europa e l’intero pianeta.
Attraverso il Green Deal, l’UE prevede di dare vita ad una nuova economia moderna, basata sul consumo consapevole delle risorse, e con il regolamento 2021/1119/Ue, in vigore dal 29 luglio 2021, si impegna ad assicurare una riduzione delle emissioni di gas serra pari ad almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.
Il patto abbraccia diversi settori della vita pubblica e privata come: l’industria, l’energia, l’edilizia, l’agricoltura, i trasporti, il cibo e la biodiversità; affinché il benessere di tutti i cittadini e delle future generazioni venga tutelato.
Appare chiaro che l'unico modo per migliorare la situazione richieda un coinvolgimento generale e un radicale cambio di atteggiamento rispetto all'ambiente. Ogni cittadino ha il dovere di giocare un ruolo attivo nella filiera energetica, dal risparmio al riutilizzo attraverso la re-immissione in rete dell'energia in eccesso, passando per il controllo della dispersione e l’efficientamento energetico. Tutte parole che devono tradursi in azioni, come sostiene Greta Thunberg, la ragazzina combattiva simbolo (non) sempre amatissimo della rivoluzione verde.
Il cammino è lungo ma le tappe sono chiare e precise. È indispensabile cambiare vita e preoccuparsi in ogni azione della priorità energetica. A cominciare dall'efficientamento energetico delle nostre case; per esempio, attraverso interventi di coibentazione delle pareti, di isolamento termico o per mezzo dell’installazione di pannelli solari e impianti fotovoltaici.
È altrettanto importante scegliere fornitori di energia pulita che rispecchino i principi indicati dalle direttive europee e dal Green Deal, soprattutto per la tracciabilità della produzione energetica, che deve essere "pulita", cioè proveniente da fonti rinnovabili. Tutte le misure successive all'immissione di energia pulita nella rete sono preziosissime per ottimizzare i consumi e ridurre al minimo gli sprechi. Ad esempio, installando elettrodomestici di classe energetica elevata e pompe di calore e caldaie di nuova generazione. Possibilmente col sostegno di sistemi domotici che rendano la nostra casa (e i consumi) più intelligenti. Migliorare l'efficienza energetica è possibile attraverso l'adozione combinata di fonti rinnovabili e nuove tecnologie.
Affinché il raggiungimento della neutralità climatica venga conseguito in modo equo, la Commissione Europea ha deciso di stanziare il cosiddetto “Fondo per una transizione giusta” (JTF: Just Transition Fund).
Si tratta di un nuovo strumento finanziario nel quadro della politica di coesione che mira a fornire sostegno, attraverso un fondo di ben 17,5 miliardi di euro, agli Stati membri e alle regioni che dipendono dai combustibili fossili e dalle industrie ad alte emissioni di CO2 e che devono far fronte a gravi sfide socioeconomiche derivanti dalla transizione verde. Gli investimenti sostenuti dal JTF riguardano:
Per l’Italia, le risorse ammontano a quasi un miliardo, per la precisione 937 milioni. I principali Paesi beneficiari del Fondo per un’Equa Transizione risultano essere la Polonia (3,5 miliardi), la Germania (2,3 miliardi) e la Romania (quasi 2 miliardi).
Nel concreto, quali sono i vantaggi che si otterranno dal Green Deal? Il Patto Verde europeo accrescerà il benessere di tutti i cittadini, attraverso:
Oltre all’impegno preso da parte dei diversi Paesi dell’Unione Europea, è fondamentale che ciascun individuo partecipi attivamente al cambiamento.
Tingere di verde il nostro pianeta significa anche colorare la vita delle prossime generazioni.
segnoVerde partecipa attivamente a questa battaglia promuovendo l’impiego di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.